Ho trascorso diversi giorni lo scorso mese in questa terra generosa e la conseguenza più immediata è stato un ritorno a casa in cui con orrore ho potuto constatare che i pantaloni erano diventati stretti!
Piatti buonissimi e nuovi, quindi assolutamente da assaggiare: un consiglio è provare il territorio abbinando la ricerca dei piatti migliori a qualche percorso di trekking. Le colline piene di ulivi, strette tra le montagne ed il mare, offrono paesaggi splendidi, piene di verde e di paesini deliziosi che si alternano a gole in cui scorrono fiumi pulitissimi, in cui nuotan0 le lontre!
Davvero difficile scegliere che cosa mi è piaciuto di più ma questo piatto ha conquistato le mie simpatie: il nome originale è alici “inchiappate”, un modo diverso per dire ripiene. Si tratta di un piatto semplice e gustoso, che si può accompagnare con un paio di bruschette condite con l’olio Cilentano ed i pomodori della piana del Sele.
Vengono utilizzate le alici pescate con la tecnica a Menaica, un presidio Slow Food, reti con la maglie particolarmente larghe che intrappolano solo le alici più grandi. Il ripieno prevede il formaggio caprino, perchè le capre prosperano su questi terreni collinosi, ma può essere alleggerito sostituendolo con del parmigiano.
Ingredienti
8 alici di menaica
200 gr di cacioricotta
uovo
prezzemolo
pepe
sale
farina
abbondante olio per friggere
Pulire e spinare le alici e dividerle a metà.
In un piatto sbriciolare il formaggio di capra aiutandosi con un paio di cucchiai d’acqua, aggiungere il prezzemolo tritato, sale, pepe ed un uovo. Con l’impasto ottenuto farcire le alici, richiuderle con cura, infarinarle e passarle nell’uovo sbattuto.
Farle friggere in abbondante olio caldo, scolarle e servirle belle calde accompagnate da un paio di bruschette o da qualche pomodorino fresco.